Secondo il Global Risks Report 2024 del World Economic Forum, disinformazione e manipolazione dei dati sono i principali rischi globali a breve termine, una minaccia destinata a crescere con il progredire della tecnologia e la facilità di alterazione dei dati digitali. La diffusione di informazioni false non solo mina la fiducia del pubblico e delle istituzioni, ma mette anche a rischio la stabilità economica e politica su scala globale. Il rapporto si basa sulle informazioni fornite da oltre 1.400 esperti, leader politici e accademici che identificano la disinformazione come una delle minacce più pressanti per le economie e la società.
Il facile accesso a strumenti di manipolazione e le conseguenze sulla verità digitale
Un aspetto fondamentale è la facilità di accesso a strumenti avanzati di editing dei media. Mentre un tempo la manipolazione digitale richiedeva competenze specifiche e programmi complessi, oggi i software di editing user-friendly permettono anche agli utenti meno esperti di modificare foto, video e documenti in pochi clic. La disponibilità di strumenti di editing accessibili ha ridotto drasticamente le conoscenze tecniche necessarie per alterare i contenuti digitali, aumentando il rischio di una diffusa disinformazione.
Anche se spesso l'intelligenza artificiale viene vista come uno degli elementi chiave della disinformazione moderna, il report del World Economic Forum sottolinea che l’impatto della manipolazione si amplifica maggiormente attraverso l’uso di software di editing intuitivi. Tali programmi consentono di alterare non solo i contenuti visivi e audio, ma anche i metadati, come la data, la geolocalizzazione e i dettagli dell’autore. Questi dettagli, che a prima vista possono sembrare inalterabili, sono invece facili da manipolare con strumenti ampiamente disponibili. Questo rende complesso per utenti, aziende e anche autorità stabilire l’autenticità e l’origine di immagini, screenshot, video e documenti, aumentando la difficoltà nel distinguere tra realtà e falsificazione.
Disinformazione nella politica e sui media: una minaccia per la stabilità
L'impatto della disinformazione è particolarmente evidente nei settori politico e giornalistico. In un mondo in cui i social media prosperano grazie ai contenuti virali, le notizie manipolate possono diffondersi a livello globale nel giro di poche ore. Secondo il World Economic Forum, il rischio associato alla disinformazione è particolarmente critico durante i periodi elettorali e le crisi geopolitiche, dove notizie false e informazioni distorte possono influenzare pesantemente l'opinione pubblica e le decisioni degli elettori.
Questa manipolazione non solo destabilizza il rapporto tra cittadini e istituzioni, ma alimenta anche la polarizzazione sociale, creando divisioni all'interno delle società. Il report mette in evidenza come la disinformazione generi un ambiente di sfiducia verso i media e le istituzioni democratiche, erodendo le fondamenta della convivenza civile. Per i cittadini, infatti, è sempre più complesso distinguere tra fatti e opinioni alterate, e ciò contribuisce a polarizzare le opinioni e ad amplificare conflitti preesistenti. Questo contesto di instabilità viene ulteriormente aggravato dall’uso della tecnologia per creare contenuti “deepfake”, attraverso cui audio e video falsi diventano indistinguibili dagli originali, rendendo necessaria una risposta globale che vada oltre il semplice controllo della diffusione di informazioni.
Conseguenze economiche e commerciali della manipolazione dei dati
La disinformazione e la manipolazione dei dati influiscono anche in ambito economico e commerciale. In settori come bancario, assicurativo e delle telecomunicazioni, l'autenticità dei dati è essenziale per le operazioni quotidiane. In un contesto in cui le informazioni possono essere facilmente falsificate, le aziende devono affrontare sfide significative per garantire la trasparenza e l'affidabilità dei dati. Ad esempio, le frodi assicurative, le controversie legali e i contratti manomessi sono sempre più frequenti e causano danni economici e di reputazione.
La settore assicurativo, in particolare, è particolarmente esposto a rischi derivanti dalla manipolazione delle informazioni, poiché una documentazione falsificata può alterare la veridicità di un evento e compromettere la gestione dei sinistri. L'elevato numero di contenziosi legali, legato a cause basate su prove alterate, è una delle conseguenze più dirette della diffusione di tecnologie di editing e modifica. Le aziende, dunque, devono investire in strumenti che permettano di certificare e proteggere l’autenticità dei dati scambiati per mantenere la fiducia dei clienti e proteggere le proprie operazioni da frodi e dispute.
TrueScreen: una potenziale soluzione per l’autenticità certificata
In risposta a questi crescenti rischi, soluzioni come TrueScreen offrono alle aziende la possibilità di garantire autenticità e affidabilità dei dati attraverso l’uso di una metodologia forense brevettata. TrueScreen permette di certificare foto, video, documenti e firme digitali direttamente alla fonte, garantendo che i dati acquisiti siano autentici e immutabili. Questa tecnologia consente alle aziende di proteggersi da manipolazioni non autorizzate e di certificare i dati utilizzati per decisioni critiche, soprattutto in ambiti come i contenziosi legali e la gestione delle ispezioni e dei contratti. Inoltre, TrueScreen offre alle aziende una soluzione integrabile facilmente con i sistemi informatici aziendali, permettendo loro di adattarsi rapidamente alla crescente necessità di trasparenza e sicurezza nel trattamento delle informazioni digitali.